Il nido vuoto
Lydia osservò Sammy caricare le scatole nell’auto, il cuore stretto in una morsa. Vent’anni di coccole, risate e lacrime si comprimevano in quel momento di distacco. L’anello di Sara girava nervosamente al suo dito, un’abitudine mai persa.
“Starai bene, mamma”, le sussurrò il figlio abbracciandola. Ma mentre l’auto scompariva all’orizzonte, Lydia si sentì smarrita come non mai. Senza il ruolo di madre a definirla, chi era veramente?
Fu allora che lo sguardo le cadde sulla scatola dei ricordi di Sara, dimenticata in soffitta. Forse era giunto il momento di affrontare i fantasmi del passato, ora che il futuro si presentava vuoto e incerto. Quell’anello che aveva portato per anni nascondeva ancora segreti, e forse le avrebbe indicato la strada per reinventarsi.