L’ultimo pegno
L’anello scivolò al dito di Lydia con un freddo familiare. Lo ruotò nervosamente, sentendo i segni del tempo sulla superficie consumata. Sara l’aveva portato ogni giorno come un trofeo, ma anche come un monito – la prova che alla fine aveva trovato il coraggio di ribellarsi.
Gli altri ricordi di sua madre erano stati relegati in scatole impolverate o svenduti ai mercatini. Solo questo gioiello meritava di restare sempre con lei.
Ma mentre la luce serale accendeva riflessi dorati sul metallo, Lydia non poté fare a meno di notare quanto quell’anello sembrasse pesare più del dovuto. Come se oltre al ricordo, portasse con sé anche tutto il silenzio che Sara si era portata nella tomba.