L’incongruenza
Lydia continuava a girare l’anello tra le dita, la mente affollata di domande. La storia del furto non combaciava con la donna che aveva conosciuto. Sara era sempre stata ligia al dovere, inflessibile sull’onestà – “Mai prendere ciò che non ti spetta”, ripeteva sempre.
Allora perché vantarsi di un furto? E perché quel particolare gioiello, tra tutti?
Un dettaglio la turbava più degli altri: l’anello era troppo grande per la mano di Sara. Come aveva fatto una dodicenne a rubare un oggetto che non le sarebbe mai calzato? A meno che… a meno che non l’avesse preso per qualcun altro.