Trovato!
La casa sembrava un campo di battaglia. Cuscini strappati, cassetti rovesciati, armadi svuotati. Lydia aveva messo sottosopra ogni centimetro della casa in una ricerca febbrile che non ammetteva pause.
Fu aprendo quel cassetto che notò il libro di poesie preferito di sua madre. Con le unghie graffiate e il respiro corto, sfogliò le pagine ingiallite.
L’anello scivolò sul palmo con un tintinnio secco. Ma il sollievo durò un attimo: tra le pagine aderiva ancora un frammento di carta strappata, con un messaggio a metà: “…non dire a nessuno che l’hai…”. Il resto era andato perduto per sempre.